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Come si vive oggi uno snodo fondamentale del lavoro in team.
Del nuovo testo che proponiamo oggi sul tema “human at work” ci ha colpito una parola:
POSOLOGIA
Di solito si riferisce all’ambito medico, di cui in questi due anni certo non abbiamo sentito la mancanza, ma oggi viene completamente snaturato e viene applicato al tempo della relazione e delle riunioni: fra colleghi, con clienti, fornitori o di brainstorming.
Quanta relazione dobbiamo “assumere” nei nostri meeting in un giorno? E secondo quali modalità? Una bella domanda che nasce leggendo il testo di Riccarda Zezza.
Ebbene: oggi come un tempo la relazione è alla base del nostro lavoro ma, come molte cose nell’ultimo periodo storico, ha cambiato connotazione. Si è digitalizzata fino agli estremi, due anni fa era molto raro fare riunioni online mentre oggi sono la normalità. Ma questa digitalizzazione ha prosciugato di dettagli le nostre relazioni, ha tolto sfumature e ricchezza emotiva.
Parlavamo nel precedente articolo di come la comunicazione non verbale costituisca gran parte del messaggio e di come questa si perda attraverso una camera o dietro una mascherina. Oggi che stiamo recuperando alcune riunioni in presenza possiamo sfruttare questa opportunità per rinsaldare relazioni e utilizzare la nostra sensibilità relazionale, la nostra empatia, per migliorare il nostro operativo non solo in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi.
Perché se le riunioni online, le scalette, le tempistiche ci hanno reso efficienti, la relazione ci rende efficaci.
Per noi di Agrobresciano l’efficacia si manifesta nella soddisfazione del cliente al quale proponiamo piani di investimento, che sosteniamo nello sviluppo del business, che consigliamo per sé e la sua famiglia o la sua azienda.
La relazione, quindi, per noi è analogica, personale, presente. Non doseremo mai con il contagocce il tempo dedicato al nostro interlocutore, né le attenzioni. Riunioni, incontri, discussioni, sono e saranno da noi gestiti guardando al cliente, non al timer.
Ciò vuol dire,innanzitutto, conoscersi, e da questo generare fiducia per una relazione che guarda al futuro.
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