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04/04/2023
MANAGEMENT - Design thinking: farsi domande per trovare risposte

Abbiamo inaugurato la rubrica management descrivendo il nuovo manager, il “gestore” moderno (to manage=gestire) di un gruppo di lavoro, una divisione aziendale, un’azienda intera.

Il manager dei giorni nostri, non autoritario ma empatico, comprensivo, che punta tutto sulla relazione, è quindi il miglior esponente rappresentativo di quel Design Thinking raccontato da Giovanna Prina nel testo che commentiamo oggi.

Affronta situazioni e problemi con un approccio qualitativo basato su emozioni, relazione e creatività, tutte qualità fondamentali per gestire, secondo l’antropologia professionale moderna, persone, squadre di lavoro e clienti.

Il Design Thinking predilige un’interazione partecipata e inclusiva, in cui le parti condividono non solo pensieri e strategia, ma soprattutto emozioni e vissuti.

Questi due ultimi elementi sono alla base di quella comprensione che permette di analizzare il “qui e ora” in cui ci si trova ad operare per compiere le scelte operative più efficaci relativamente al contesto.

“Contesto” è una nuova parola molto importante in questo approccio, poiché il Design Thinking analizza la situazione e il momento per elaborare strategie e tattiche finalizzate agli obiettivi: un iter molto concreto, ancorato alla realtà, analizzata con numeri, dati ed emozioni.

Una prassi di lavoro omnicomprensiva, in cui la considerazione a 360° dell’interlocutore favorisce una creatività più genuina e varia: tanti elementi da considerare innescano inevitabilmente tante sollecitazioni, tante ispirazioni, fonti di inesauribile spinta creativa.

Empatia, creatività e interazione: ecco quindi le parole chiave cui si ispira i Design Thinking e che permettono oggi di impostare qualsiasi lavoro o consulenza in modo innovativo e più efficace.

Non bisogna trascurare nessun dettaglio, non lasciare nulla al caso, ma si devono considerare persone, organizzazioni e aziende nel loro insieme e serve curarne sempre di più il lato relazionale fatto di valori ed emozioni: così si creano oggi le basi del successo di domani.

In BCC Agrobresciano seguiamo da sempre questo modus operandi: per noi relazione e ascolto sono l’inizio di ogni consulenza. Nasciamo come piccole casse rurali, ed evolvendoci come Banca non abbiamo perso quello spirito che ci permette, da oltre 125 anni, di sostenere in modo mirato il nostro territorio con uno stile di relazione unico, in grado di saper veramente cogliere l’esigenza e l’obiettivo di chi si rivolge a noi.

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Leggi articolo completo alla rubrica Management Formazione de il Sole24ORE

Design thinking

UN APPROCCIO SISTEMATICO DI PROBLEM SOLVING PUO’ MIGLIORARE IL MONDO?

di Giovanni Prina