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Il recente passato ci ha insegnato a mettere le capacità della persona al centro; che siano esse lavorative, manageriali, imprenditoriali, decisionali, nel descriverle il motto “Volere è potere” si è imposto come un must nelle motivazioni personali dirette all’autorealizzazione.
Oggi, però, il paradigma sta cambiando. In ambito lavorativo, infatti, quella convinzione,
secondo le riflessioni espresse da Gianluca Rizzi nell’articolo de il Sole24ORE che commentiamo oggi dal titolo - "Il paradosso della modernità, tra individualismo e comunità"
può essere un’arma a doppio taglio se e quando si manifestano problemi e si incappa nell’inevitabile solitudine verso la quale una forma mentis di questo tipo può portare.
Essere uomini e donne auto determinanti e artefici del proprio destino implica la convinzione di non avere bisogno di nulla e nessuno e, al primo inciampo, non si hanno reti di protezione e nemmeno consolazione.
Questo pericolo, nel momento in cui si tramuta in fatto, diventa fonte di grande frustrazione.
Un azzardo che il manager moderno non può permettersi, sia sotto il profilo professionale, sia sotto quello personale.
Abbiamo ricordato anche in precedenti commenti quanto successo lavorativo e benessere personale siano oramai legati a doppio filo in ambito aziendale
e quindi è compito del manager illuminato delle imprese moderne comprendere come far crescere il proprio team in modo armonico e attuare le azioni corrette per incentivare lo sviluppo del singolo e del team.
L'individualismo lascia quindi il passo alla comunità, al gruppo: nel modus operandi di oggi saper convogliare capacità e realizzazione personali in un progetto comune rappresenta l'optimum.
Non si può lasciare il singolo in balia delle proprie decisioni: il detto “chi fa da sé fa per tre” nasconde troppi tranelli e sempre di più essere parte di un gruppo del quale si condividono basi, valori di partenza ed aspirazioni crea quel tessuto sociale che gode dei successi e aiuta nei fallimenti, singoli o comuni che siano.
In Bcc Agrobresciano aiutiamo il singolo e al contempo promuoviamo il benessere collettivo.
Agiamo per sostenere le esigenze e le aspirazioni dei nostri soci e dei nostri clienti con un occhio sempre diretto alla comunità, al luogo in cui viviamo e alle esigenze di tutti.
Il nostro essere "Banca fatta di persone per le persone" guida ogni giorno il nostro modo di operare, che da sempre priorità al valore “umano” dei nostri interlocutori.
